Adriano Cappelli

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Adriano Cappelli

Adriano Cappelli (Modena, 8 giugno 1859Vigatto, 11 settembre 1942) è stato un archivista, paleografo e storico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato da Antonio, bibliotecario alla Biblioteca Estense di Modena, e da Luigia Malagoli, si laureò in Lettere presso l'Università degli Studi di Firenze indirizzandosi alla pratica archivistica.

Nel 1884 entrò come alunno di 1ª categoria[1] all'Archivio di Stato di Milano, allora diretto da Cesare Cantù, dove si interessò in particolare alla paleografia e alla diplomatica.

Nel 1903 fu promosso direttore dell'Archivio di Stato di Parma, dove si dedicò anche alla storia locale realizzando una guida manoscritta alle mappe parmensi e diventando membro del Consiglio di presidenza alla Deputazione di storia patria per l'Emilia e Romagna. Qui rimase fino al gennaio 1927, quando fu collocato a riposo.[2]

Dal suo matrimonio con Agnese Teresa Giusti (1860/1-1946) ebbe due figlie, Maria e Antonietta.

Morì a Vigatto (ora quartiere di Parma) nel 1942.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Adriano Cappelli è noto soprattutto come autore di due manuali Hoepli, destinati agli archivisti ma utilizzati da un più vasto pubblico di studiosi e tuttora ristampati:

Nel 2007 la Biblioteca di Stato e dell'Università di Colonia e la Herzog August Bibliothek, nell'ambito del progetto Verteilte digitale Inkunabelbibliothek[3], hanno reso gratuitamente disponibile in rete la copia digitale della versione tedesca pubblicata a Lipsia nel 1928 e di quella italiana, data alle stampe a Milano nel 1912.[4]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Ufficiale dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Regio decreto 2 ottobre 1911, n. 1163, articolo 16. Gli impiegati di prima categoria erano i sopraintendenti, i direttori, i primi archivisti e gli archivisti
  2. ^ a b Repertorio del personale degli Archivi di Stato (PDF), vol. 1, Roma, 2008, p. 426.
  3. ^ (EN) Digital collection incunabula and blockbooks, su ub.uni-koeln.de. URL consultato il 10 giugno 2021.
  4. ^ Adriano Cappelli, Dizionario delle abbreviazioni latine e italiane (versione digitale gratuita), su filosofiastoria.wordpress.com, 14 dicembre 2007. URL consultato l'8 giugno 2020 (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2020).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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